Deve il suo nome al proprietario Francesco D’Amore il quale, dopo aver partecipato alla rivolta contro la tirannia feudale, costruì nel 1797 l’abitazione usando calce e malta, materiali fino a quel momento proibiti. La struttura a due piani rappresenta perciò il passaggio alle innovative tecniche di costruzione. A piano terra vi è una stanza con volta a crociera e focolare; da qui si accede alla cantina sotterranea; per giungere invece al piano superiore vi è una scala esterna. Dal 1930 è monumento nazionale.
Piazza Ferdinando IV alberobello
Un grande cortile cui si accede attraverso i propilei della fine del XVIII secolo e uno dei rari esempi in Italia di piazza chiusa. Lascia davvero senza parole in qualunque momento la si visiti. A sinistra della piazza si staglia l’imponente campanile, al centro la cattedrale e in posizione più arretrata l’episcopio. Sulla destra si trova il seminario. Vi domina il magnifico barocco.
Splendida piazza situata nel cuore di Melpignano caratterizzata da una serie di portici rinascimentali. Venne costruita alla fine del XVI secolo per ospitare le numerose botteghe e i mercanti provenienti da Lecce, Bari, Napoli per il consueto mercato settimanale.
Piazza San Giorgio, Melpignano
In pieno centro storico rappresenta l’elegante salotto cittadino. Nella piazza si innalza la colonna donata dalla città di Brindisi insieme alla statua del Santo Patrono Sant’Oronzo. Di fronte il Palazzetto del Sedile e poi la chiesetta di San Marco a testimoniare la presenza di una antica colonia di mercanti veneti giunti per praticare le loro attività commerciali.
E’ una delle tre porte rimaste delle originarie cinque. Ricostruita nel 1795, prende il nome dalla vicina Chiesa della Madonna della Luce. Presenta un arco a tutto sesto sopra il quale campeggia lo stemma della città.
via luce, galatina
Alta sedici metri e di pianta quadrangolare è la torre del centro abitato. Risale al 1570 ma venne ricostruita nel 1622 dopo essere stata distrutta. Come le altre torri salentine aveva funzione di avvistamento e di difesa dalle numerose incursioni piratesche. Le sue spesse mura hanno consentito la sua conservazione sino ai giorni nostri. Oggi ospita gli uffici della Guardia di Finanza.
piazza nazario sauro, porto cesareo
Costruito nella seconda metà del Settecento è uno dei monumenti del Borgo Antico della città. La struttura poligonale situata sul davanti e la cuspide con le campane sono state aggiunte in epoca successiva. È l’unico monumento rimasto di una fortificazione medievale che comprendeva la Torre di Raimondello ormai demolita.
via Garibaldi, Taranto
Fatto costruire nella metà del Settecento dalla famiglia del facoltoso sacerdote Perta, è il trullo più grande del paese. Disposto su due piani, arredato secondo il gusto dell’epoca è oggi adibito a museo ed perciò possibile visitarne l’interno. Durante i periodi estivi la struttura ospita manifestazioni teatrali, concerti di piccole orchestre, serate di poesia e cultura. Vale davvero una visita.
trullo sovrano alberobello
Situato in Vico Freddo è un antichissimo portale di pietra leccese dal quale si accede ad un cortile. Esempio unico di abitazione civile risalente a epoca medievale. L’arco, che doveva avere ben altre dimensioni in origine, è costituito da tre elementi monolitici e riprende i motivi decorativi presenti sugli archi dei portali della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina.
vico freddo, corigliano dotranto
Borgo Segezia è un borgo situato a circa dodici Km da Foggia costituito da alcuni edifici disposti attorno ad una piazza rettangolare tra cui la chiesa e il campanile. La chiesa è caratterizzata da una facciata in pietra di Trani mentre il campanile domina con la sua altezza tutto l’insediamento. È stato realizzato a cominciare dal 1939 rientrando nel riassetto del Tavoliere delle Puglie e costituendo una nuova città fascista unica nel suo genere e visibile da molto lontano.
Borgo Segezia, Foggia
Si trova in Via Maruggio, 8 ed è un monumento particolarissimo realizzato nella seconda metà del XIX secolo con cocci di ceramiche di differenti epoche e conchiglie.
Via Maruggio, 8 Manduria
Si tratta dell’edificio in cui nacque il filosofo e alchimista salentino Tafuri. Ha una struttura quattrocentesca e riporta lo stemma dell’aquila bicipite a ricordo delle origini albanesi della sua famiglia.
via tafuri, 70 soleto
Nel cuore del borgo antico nascosta da sguardi indiscreti è una delle case a corte più belle. Vi si accede dal portale bugnato facendoci scoprire un mondo prezioso e perduto. I parapetti della scala e della balconata in pietra leccese sono finemente e sapientemente lavorati, quasi dei preziosi ricami. La corte prende il nome dal medico Raimondo Vinella che vi abitò nel XIX secolo e che venne condannato dal tribunale di Lecce per le idee contenute in una sua pubblicazione del 1821.
corte vinella, 4 galatina
Situata in Viale Toledo a Selva è immersa tra querce, pini e lecci. Un tempo frequentata da grandi nomi della musica leggera è oggi sede, durante l’estate, di mostre, eventi culturali, serate danzanti.
viale toledo, selva di fasano
Struttura recuperata e restaurata al centro di un grande parco in grado di ospitare eventi culturali e spettacoli teatrali e musicali anche grazie al grande palcoscenico e alla sua arena.
via gino de giorgi,4 cavallino
Venne eretta nel 1658 in pietra leccese ed è il monumento più antico rimasto ad Aradeo. Ha un capitello corinzio e sulla sua sommità vi è posizionato San Giovanni Battista. Per un secolo ebbe la funzione di concedere il diritto di asilo a chiunque riuscisse ad aggrapparvisi prima di essere catturato.
aradeo
Simbolo della città di Brindisi, si trovano presso il porto e risalgono al II secolo d.C. Dopo il 1528, in seguito al crollo di una delle due, il monumento restò mutilato così come è visibile oggi. Smontata nel periodo della seconda guerra mondiale per evitare crolli o danni, fu poi ricollocata nel luogo d’origine con una copia del capitello. Quello originario è esposto in una sala del Palazzo Granafei-Nervegna. E’ probabile che la loro collocazione avesse un intento celebrativo e si crede che i veneziani abbiano innalzato in piazza San Marco le due colonne con il Leone di San Marco e la statua di San Teodoro dopo aver visto quelle di Brindisi.
porto brindisi
Si tratta di una grande statua di bronzo di fattura bizantina, alta 4,5 metri, situata in Corso Vittorio Emanuele nelle vicinanze della Basilica del Santo Sepolcro. Noto come Eraclio, risale al V secolo e probabilmente raffigura l’imperatore Teodosio II. I recenti restauri hanno stabilito che la testa e il busto sono originali, mentre le gambe di epoca successiva. Sembra infatti che nel 1309 sia stato concesso da Carlo II d’Angiò ai frati Domenicani di Manfredonia di utilizzare gli arti della statua per la costruzione di campane per la loro chiesa.
Corso Vittorio Emanuele, Barletta
Splendido il panorama che si può ammirare da questo lungomare che prende il nome dal Mar Grande e dal Mar piccolo. Una passeggiata al tramonto con uno sguardo al Ponte Girevole, al Castello, agli splendidi palazzi rende magica e suggestiva una semplice serata.
Corso Due Mari, Taranto