Divide in due la città e la si può ammirare in tutta la sua maestosità dall’alto di un ponte. Vi si trovano tre chiese di grande importanza: la chiesa rupestre di Santa Marina, quella di San Marco e la cripta della Candelora.
massafra, gravina san marco
Situata a sud della città, prende il nome dalla chiesa rupestre di Santa Caterina d’Alessandria.
via la rotonda, Massafra
Il cosiddetto Uomo di Altamura è uno straordinario reperto archeologico, scheletro fossile di un uomo vissuto nel Pleistocene Medio Superiore. Rinvenuto nella grotta di Lamalunga, ha una struttura scheletrica integra e uno stato di conservazione più che buono. In base alla forma del suo cranio si ipotizza sia vissuto in un periodo tra i 170 e i 130 mila anni fa, tra il periodo dell’Uomo Erectus e quello dell’Uomo di Neanderthal.
Grotta di Lamalunga, Altamura
Situata nel comune di Putignano, all’interno di una masseria didattica, circondata da colline, la Grotta della Madonna delle Grazie, è composta da diverse camere carsiche unite tra loro. Sembra sia stata un tempo luogo di culto utilizzato dai monaci basiliani e nel contempo ricovero per animali. Vi sono custodite sculture e affreschi di valore, un altare cinquecentesco in pietra e resti di pitture che raffigurano alcuni santi.
Putignano
Dal semplice prospetto rettangolare è uno degli edifici costruiti successivamente alla battaglia di Lepanto la cui vittoria viene attribuita alla Madonna. Risale al XVI secolo.
Largo Costantinopoli, Morciano di Leuca
Situata fuori dal paese sul confine con il territorio di Surano, risale alla fine del Seicento. Ha una semplice facciata con portale in asse con una grande finestra rettangolare e un interno con una sola navata con copertura a stella
Nociglia
A sud est del centro abitato si trovano i resti del casale di Balsignano saccheggiato dai Saraceni nel 988, ricostruito nell’anno Mille, poi donato ai monaci benedettini di Aversa e ancora ceduto ai vari feudatari. A noi sono giunte le mura, due torri quadrangolari e le due chiese di San Felice e di Santa Maria di Costantinopoli. L’area archeologica rappresenta il sito neolitico più antico della Bassa Murgia grazie ai circa 10000 reperti risalenti al VI secolo a.C. rinvenuti negli anni Novanta.
Balsignano, Modugno
Costruita nella seconda metà del XVIII secolo sui resti di un edificio precedente a testimonianza del quale vi sono ruderi con tracce di affreschi e antichi pilastri rinvenuti durante i restauri avvenuti negli anni Ottanta del secolo scorso. All’interno vi è conservata una tela del Settecento raffigurante San Vito.
via Santa Marina, Ortelle
Situata in contrada Serritella, questa chiesa, rimasta incompiuta, custodisce una cripta ipogea alla quale si accede percorrendo una lunga scalinata. È molto antica in quanto un documento del 1091 menziona questa grotta come già esistente e probabile cripta basiliana. Bello l’altare in pietra sormontato da un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino. Il suo stato di conservazione è precario in quanto senza copertura.
Contrada Serritella, Castellana Grotte
Situata al centro della pianura in mezzo agli ulivi secolari, tra il mare e l’altopiano delle Murge, il complesso monumentale di Cristo delle Zolle a Monopoli è stato realizzato con forme classicheggianti nel 1651 allo scopo di proteggere l’antica cripta in cui è ancora oggi situato l’affresco che richiamava i fedeli di Monopoli e dintorni. Dopo anni di abbandono e di incuria, l’edificio è stato restaurato allo scopo di creare due differenti spazi teatrali: il teatro interno e quello esterno.
Contrada Cristo delle Zolle, 28 Monopoli
Si tratta di una grotta in principio utilizzata come monastero basiliano dedicata alla Vergine per via dell’affresco che un tempo si trovava all’interno. I lavori di restauro hanno restituito alla luce diversi elementi decorativi, ma dei 22 dipinti murali che ornavano le pareti non è rimasto molto: vi si scorgono alcuni frammenti di una Madonna con Bambino, probabilmente Santa Chiara, un Cristo Redentore e una scena di Crocifissione.
via extra murale, Lizzano
La chiesa abbaziale di Barsento sorge in cima a un piccola collina a circa 6 Km dal centro di Noci. Oggetto di studi appassionati che porta a disparità di vedute, sembra sia stata fatta costruire per i monaci di Sant’Equizio Abate da Papa Gregorio Magno nel 591. È composta da tre navate sorrette da archi a sesto leggermente acuto. Vi è custodito dietro l’altare maggiore un affresco di influsso bizantino raffigurante il Redentore. Ha la copertura in pietra locale tipica dei trulli.
Strada vicinale Barsenti, Noci
Quella di San Giovanni Battista è una chiesa rupestre situata nei pressi di una lama a sud del centro di Mola. Costruita nel seicento sui resti di un antico ipogeo di San Giovanni de Fora possiede una cripta interamente scavata nella roccia alla quale si accede da due ingressi. Sulle sue pareti reca alcune tracce degli affreschi che un tempo la ricoprivano per intero.
Mola di Bari
Sembra che i primi scavi per ricavare l’ambiente risalgano al X secolo, ma che il completamento sia avvenuto nel XII. Vi si trova un affresco in buono stato di conservazione dei Santi Cosma e Damiano.
Massafra
La cripta di San Nicola a Mottola si è guadagnata l’appellativo di Cappella Sistina della Civiltà rupestre per la straordinaria architettura bizantina e per la qualità e lo stato di conservazione degli affreschi. Ha una pianta a croce greca e un’aula di forma quadrata suddivisa da quattro pilastri centrali. Dalla chiesa, attraverso una gradinata, è possibile scendere sul fondo della gravina per scoprire le numerose grotte dell’insediamento rupestre. Si trova nelle vicinanze della via Appia a 12 Km dalla città nel cuore del villaggio rupestre di Casalrotto. Un tesoro nascosto.
Mottola
Situata sul ciglio del burrone, all’interno del Parco Naturale Terra delle Gravine di Palagianello, la chiesa di Santa Lucia, risalente a epoca altomedievale, si compone di due parti: la prima sembra avere la funzione di aula e la seconda quella di presbiterio come dimostra la presenza di un sedile ricavato nel tufo. Purtroppo degli originari affreschi sono rimaste poche tracce, mentre sono tuttora visibili sulle pareti della chiesa numerose iscrizioni di epoca bizantina.
Palagianello
Situata presso il villaggio di Casalrotto a Mottola, nel mezzo di una folta macchia mediterranea, la chiesa di Santa Margherita risale al X secolo e rappresenta un piccolo gioiello della civiltà rupestre. È composta da due navate sorrette da pilastri e reca un ciclo di affreschi con le immagini della vita di Santa Margherita e un Cristo benedicente.
mottola
La tradizione narra che nel 1059 alcuni marinai di Amalfi, salvatisi in seguito ad una tempesta, si recarono a pregare in una grotta, già utilizzata dai monaci basiliani come luogo di culto, e in seguito eressero una chiesa per ringraziare la Madonna della grazia ricevuta. La chiesa rupestre di Santa Maria Amalfitana è perciò una delle chiese più antiche della città il cui punto centrale è l’affresco di San Nicola con abiti vescovili circondato da scene raffiguranti la sua vita. Piccola e suggestiva.
Vico Amalfitana, Monopoli
Si compone di una sola navata ed ha una struttura dagli influssi orientali come testimonia anche il suo nome essendo la santa cui è dedicata appartenente alla tradizione bizantina. Sembra che gli affreschi della navata risalgano ai secoli XII e XIII, mentre quelli dell’abside ai secoli XIV-XVI a testimoniare la compresenza delle liturgie greca e latina.
massafra
La piccola chiesa rupestre di Jazzo Rivolta, situata all’interno dell’insediamento rupestre di Palagianello, è costituita da quattro ambienti. Testimone delle antiche frequentazioni è una nicchia con tre croci sul fondo dell’abside.
Strada vicinale di Serrapizzuta, Palagianello