Fatto costruire nel XIII secolo dall’imperatore Federico II, definito Stupor Mundi, si trova nella frazione omonima del comune di Andria a circa 18 Km da essa. È situato su una dolce collina, all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, e dal 1996 è patrimonio dell’Umanità Unesco. Differente in modo significativo rispetto a tutti gli altri castelli della Puglia, ha una forma ottagonale con otto torri a ogni vertice del poligono. Splendide le decorazioni delle chiavi di volta e lussuose le cornici in porfido delle porte. Ancora oggi non si conosce l’esatta funzione di questa imponente struttura. Forse una residenza di caccia, forse un osservatorio astronomico o più probabilmente una sorta di tempio del sapere dove ci si potesse dedicare allo studio delle scienze.. Qualunque fosse lo scopo della sua costruzione, rimane una straordinaria opera architettonica, sintesi di approfondite conoscenze matematiche, geometriche ed astronomiche.
Castel del Monte, Andria
Fu costruito probabilmente intorno alla seconda metà del XV secolo diventando la dimora della famiglia Acquaviva d’Aragona. La struttura, rimaneggiata quasi completamente dalla famiglia Personè, è affine ai castelli di Otranto e Corigliano. La facciata è di origine ottocentesca così come il giardino attiguo. Splendidi i cornicioni della parte più alta delle torri.
nardò centro storico
Nel 1227 per volere di Carlo I d’Angiò venne costruita una struttura allo scopo principale di difendere dalle incursioni piratesche il tratto di costa tra Bari e Monopoli. Era però anche dimora aristocratica in quanto al piano superiore vi erano gli appartamenti del sovrano e dei vari signori che si susseguirono alla guida della città. L’attuale forma di poligono stellato è dovuta ai numerosi interventi di restauro. Era in origine circondato da un fossato comunicante con il mare. Testimone silenzioso e custode della memoria storica della cittadina di Mola conserva al suo interno tracce delle differenti dominazioni subite.
Castello Angioino, Mola di Bari
Il castello di Otranto è un gioiello dell’architettura pugliese. Fu fatto costruire da Alfonso d’Aragona tra il 1485 e il 1498. Presenta una pianta pentagonale piuttosto irregolare soprattutto a causa dei successivi rifacimenti risalenti al XVI secolo. Molto caratteristico e suggestivo, diede il nome al primo romanzo gotico della storia, pubblicato nel 1764 e scritto da Horace Walpole.
Adagiato sul mare è una fortezza costruita per volere del re di Napoli, Ferdinando d’Aragona, sulle basi di un struttura di epoca normanno-sveva che a sua volta poggiava su una precedente fortificazione bizantina. Utilizzato un tempo come carcere è oggi sede della Marina militare. Una visita al castello consente di conoscerne e apprezzarne l’affascinante storia.
Castello Aragonese, Taranto
Si trova a ridosso del centro cittadino nei pressi di Piazza Sant’Oronzo. Fu costruito ampliando e ingrandendo un vecchio maniero risalente al XIII-XIV secolo per volontà di Carlo V il quale incaricò l’ingegnere Gian Giacomo dell’Acaya. La fortezza doveva soprattutto difendere dagli attacchi provenienti dalla vicina costa adriatica. Un tempo munito di fossato, colmato poi nel 1870, presenta una forma quadrangolare con altrettanti bastioni e due porte, una rivolta verso la città a nord-ovest, l’altra sul lato opposto. Oggi è sede di eventi e iniziative culturali nonché di svariati percorsi espositivi tra cui il Museo della cartapesta con circa 80 opere dei maggiori artisti cartapestai leccesi.
Di origine medievale, venne radicalmente ristrutturato nel XVI secolo. Presenta un impianto quadrangolare e quattro torrioni agli angoli e un fossato che lo circonda.
Piazza Castello, 1, 73022 Corigliano D'otranto LE
Arroccato sull’altura rocciosa da cui si sviluppa il piccolo centro storico, il castello, costruito sui resti di una rocca bizantina, risale con molta probabilità al XII-XIII secolo. Nel 1480, in seguito all’invasione turca il castello venne semi distrutto. Nel Cinquecento venne ricostruito e fortificato dalla nobile famiglia dei Gattinara, ma nuovamente e ripetutamente danneggiato. La struttura molto ben restaurata negli ultimi anni, ospita il Museo Civico Antonio Lazzari con la mostra archeologica permanente Castrum Minervae: tra Greci e Messapi. Numerosi sono i reperti provenienti dalle campagne di scavo effettuate nel centro storico. Atmosfera davvero suggestiva tra il meraviglioso blu del mare e l’incontaminato paesaggio circostante.
Circondato quasi completamente dal mare si trova a sinistra del ponte che collega il borgo antico alla parte nuova della città , in posizione strategica e a difesa della città che un tempo fu importante crocevia dei traffici con l’Oriente. Con molta probabilità fu edificato nell’XI secolo e rimaneggiato diverse volte dai conquistatori che si susseguirono. Presenta una pianta quadrangolare munita di tre torrioni circolari e di una torre poligonale. Finalmente nell’estate 2014 il castello demaniale riapre al pubblico e merita senza dubbio una visita.
Arroccato sullo sperone sinistro della Gravina di San Marco possiede una pianta quadrangolare con quattro torrioni legati da cinte murarie. Di questa fortezza si parla per la prima volta in un documento longobardo risalente al X secolo. Oggi alcuni ambienti sono utilizzati come sede della “Biblioteca civica” e del “Civico museo storico-archeologico della civiltà dell’olio e del vino”. Splendida la sua posizione che domina la gravina creando una magica atmosfera.
Massafra,
Edificato per volere di Federico II nel 1233 allo scopo di difendere la città, il Castello di Trani sorge sul mare. Anticamente provvisto di ponte levatoio ha una pianta quadrangolare e torri ad ogni angolo. Qui, il figlio di Federico II, Manfredi si sposò con la sua seconda moglie Elena Ducas, principessa d’Epiro. Testimone silenzioso di secoli di storia e custode di leggende e misteri, contribuisce notevolmente al fascino della città di Trani.
Castello, Trani
Nato come roccaforte difensiva in epoca normanna, il Castello Ducale ha subito nel corso del tempo numerosi rimaneggiamenti fino ad assumere l’aspetto di dimora gentilizia che ha ancora oggi. È dotato di sei torri di cui quattro cilindriche e due quadrangolari, una posta nel cortile centrale e l’altra sul lato sud. La forma è quella di un quadrilatero irregolare. Pregevoli affreschi di scuola napoletana sono conservati nella Sala del Trono e nella Cappella Palatina. Belle anche la Torre Quadra e quanto resta di una elegante bifora aragonese.
Castello Ducale, Torremaggiore
Il castello Marchione si trova a 6 km da Conversano. Utilizzato nel Settecento come dimora estiva e di caccia dei Conti Acquaviva d’Aragona, possiede una pianta rettangolare con quattro torrioni a forma di cilindro agli angoli. La costruzione, composta da un piano terra, un piano rialzato e un piano superiore, è caratterizzata da ricche decorazioni, da eleganti rampe di scale e terrazzini. Nel 1976 è stato dichiarato monumento nazionale.
strada provinciale 101, Conversano
Edificato dai Normanni nel XII secolo a difesa dell’ingresso principale della città, ha subito nel corso dei secoli ricostruzioni ed ampliamenti, per esempio con Federico II che ne recuperò la struttura, poi con Carlo d’Angiò che la ampliò o ancora con Isabella d’Aragona che la ingentilì. Oggi si presenta circondato dall’antico fossato oltre il quale vi è la cinta di difesa di epoca aragonese con i suoi bastioni ad angolo. Uno dei simboli di Bari, è oggi sede della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Storici della Puglia.
Bari
E’ stato dichiarato Monumento Nazionale e occupa la parte più alta della città, il colle del Vaglio. La sua costruzione sembra risalire al periodo 1225-1233 per volere di Federico II di Svevia il quale, probabilmente, modificò la struttura già preesistente. Ma numerose furono le ristrutturazioni, gli ampliamenti e le ricostruzioni effettuate anche nel corso dei secoli successivi. Ha la forma di un triangolo isoscele e presenta tre torri: Quadrata, del Cavaliere, del Salto. Quella Quadrata è opera federiciana, mentre le altre due sono di epoca angioina. Ha resistito a numerosi assedi come quello di Manfredi e ospitato illustri ospiti come la regina Maria d’Enghien o la principessa Isabella di Chiaromonte.
via castello, oria
Il Castello di Lucera fu edificato nel XIII secolo, in epoca federiciana e angioina. Infatti, mentre Federico II vi fece erigere un vero e proprio palazzo nobiliare, Carlo I d’Angiò racchiuse tale fortificazione in una cinta muraria composta da diverse torri. Con molta probabilità l’interno del palazzo ospitava una delle zecche dello stato e l’harem di Federico II. Oggi è possibile ammirarne le rovine situate sulla sommità piana del Colle Albano e l’intera area, per la presenza di tracce di epoche diverse, rappresenta un sito di grande importanza archeologica.
Piazza Padre Angelo Cuomo, Lucera
Detto anche Castello di terra o Castello svevo-aragonese, risale al 1227. Si trova in prossimità del centro storico e una parte di esso si affaccia sul porto cittadino. Il nucleo originario appartenente al periodo svevo si sviluppa attorno ad un cortile di forma trapezoidale circondata da una muraglia e sei torri. Notevolissimo il mastio con funzione di entrata. Attualmente ospita il comando della Marina Militare.
Castello Svevo di Brindisi, Viale Della Liberta, Brindisi, BR
Sviluppate per un perimetro di 700 metri e munite di quattro torri e bastioni. Attraverso Porta Terra si accede a Castro Alta. Molto bello il panorama che vi si può ammirare.
castro lecce
Uno dei principali monumenti della cittadina, un tempo castello aragonese. Nel 1480 gli abitanti si rifugiarono in queste fortificazioni a seguito dell’attacco turco di Otranto. Grazie agli ultimi restauri si sono ritrovate tracce di un antico fossato e di un portone di ingresso risalenti al 1300.
martano
E’ oggi una delle costruzioni più caratteristiche di Presicce, ma originariamente era una struttura difensiva risalente alla metà del XVI secolo. Conosciuta come Torre San Vincenzo era infatti una delle tre torri poste a difesa del borgo. Con il passare del tempo e probabilmente con l’attenuarsi delle invasioni e delle conseguenti situazioni di pericolo, divenne una vera e propria residenza.
via gramsci, presicce